Pagamenti in contante: ecco che cosa cambia
Il contante è sul viale del tramonto? L’aumento dei metodi di pagamento elettronici (carte di credito, di debito, smartphone) porterebbe a pensarla così. Nonostante tutto, però, è improbabile che i soldi liquidi svaniscano troppo presto, soprattutto per l’uso ormai quotidiano a cui un Paese come l’Italia è abituato. E’ la Federal Reserve Bank di San Francisco a comunicarlo: la valuta cartacea rimane il metodo più popolare per pagare nella maggior parte dei Paesi.
E’ nel lungo termine, però, che il denaro contante è destinato a essere sconfitto dai metodi di pagamento elettronici. Paura, forse, e vantaggi, sicuramente. Lo sostengono economisti del calibro di Kenneth Rogoff, che in The Curse of Cash ha spiegato come i contanti rischiano di far aumentare la criminalità organizzata e l’evasione fiscale. Anche se, sostengono altri, i pagamenti elettronici possono privare di diritti le persone più povere, che non hanno facile accesso ai conti bancari e a Internet. Tradotto: il progressivo abbandono del contante potrebbe portare anche ad un rovescio della medaglia.
E’ sempre la Federal Reserve Bank di San Francisco ad aver esaminato l’uso di contanti in 42 Paesi e ad aver scoperto che tra il 2006 e il 2016 la quantità di denaro in circolazione in percentuale del PIL è aumentata in 41 di essi. Il denaro contante, infatti, comprende tutti i contanti nelle mani del pubblico, inclusi individui, banche e altre attività commerciali. I 42 paesi coinvolti nello studio costituiscono il 75% dell’economia mondiale.
Un caso a sé è quello della Svezia, l’unico paese con un uso ridotto di contante, in cui le banche promuovono attivamente i trasferimenti bancari digitali e fanno pagare per l’uso di assegni. Tradotto: il 99% dei 10 milioni di cittadini svedesi nell’ultimo anno ha fatto almeno un pagamento con moneta elettronica. Che sia questo il (non) futuro del contante?
In attesa di conoscere gli sviluppi, non ci resta che osservare la crescente trasformazione digital, anche sul tema pagamenti.