La procedura di recupero crediti stragiudiziale
Come avviene la procedura stragiudiziale? Sappiamo che il recupero crediti stragiudiziale (che noi prediligiamo) si contrappone al recupero giudiziale, in quanto non prevede il ricorso ad un tribunale ed è il primo procedimento che si mette in atto al fine di ottenere un pagamento da parte di un cliente inadempiente.
Legali e agenzie recupero crediti
Non ricorrere in tribunale non è sinonimo di fai-da-te, ma occorre rivolgersi a dei professionisti del settore, che possono essere o un avvocato o un’agenzia di recupero crediti come la nostra.
Il legale cui ci si affida in genere è un avvocato esperto in recupero crediti, il quale, come prima cosa, deve inviare una lettera o un’e-mail di sollecito.
Lo scopo è far allarmare il cliente per indurlo a saldare il debito al più presto. Una lettera privata non sortirebbe lo stesso effetto.
Le agenzie di recupero crediti come la nostra fanno un lavoro un po’ più raffinato.
Tutte le tappe della procedura stragiudiziale
Nella procedura stragiudiziale, la prima cosa da fare è rintracciare i recapiti del debitore. Sembra scontato, ma non è sempre facile. Addirittura, a volte è necessario ricorrere a delle agenzie investigative che propongono un servizio di rintraccio.
Dopodiché, si passa al sollecito bonario, che può avvenire sia in forma scritta (raccomandata con ricevuta di ritorno o mail pec), sia in forma orale, cioè una telefonata. Per noi, queste due azioni non devono essere alternative l’una all’altra: scriviamo e facciamo la telefonata. Noi abbiamo anche una terza opzione: un nostro incaricato cerca di convincere il cliente parlandogli vis a vis.
Sopra abbiamo definito questo tipo di sollecito “bonario”. Il fatto è che i toni del legale di solito non sono propriamente concilianti, pertanto non possiamo utilizzare il termine “bonario”.
Tuttavia, non sempre, purtroppo, si ottiene ciò che si desidera con la bonarietà e allora si è costretti a diventare più formali.
Va precisato che “bonario” non significa “all’acqua di rose”: il tono e il linguaggio devono sì essere corretti e urbani, ma non amichevoli. Anche per questo motivo è necessario rivolgersi a dei professionisti come noi. Le parole sono importanti e noi sappiamo quali utilizzare.
Le vie formali sono l’invio della lettera di messa in mora, che è l’intimazione al pagamento entro una certa data (termine non prorogabile), pena il ricorso ad un tribunale. La messa in mora serve a comunicare l’intenzione di agire legalmente qualora il pagamento non dovesse essere fatto entro quella scadenza. È l’estrema ratio. Quello che per i legali è l’unico tentativo di evitare l’intervento di un giudice, per noi è l’ultimo.
Se anche così non si ottiene niente, si va in tribunale. Detto in un altro modo, si passa al recupero crediti giudiziale, che può essere lungo e costoso, che non assicura all’azienda creditrice che otterrà tutto ciò che le spetta e con il rischio di perdere il cliente. Per questo, le aziende possono valutare se portare i clienti in tribunale o se lasciar perdere.
La nostra professionalità al vostro servizio
Secondo noi, se una procedura stragiudiziale fallisce, ci si rimette in molti. Inoltre, va ricordato che occorre verificare la situazione patrimoniale del cliente moroso, affinché il tribunale abbia degli elementi concreti su cui agire, per esempio con un atto di pignoramento. Ma questo lo vedremo meglio più avanti, quando scriveremo articoli che tratteranno del recupero crediti giudiziale.
Noi, come professionisti del settore, abbiamo gli strumenti per controllare la situazione patrimoniale dei clienti inadempienti. Scoprite di più su questo e su altro contattandoci.
Fonte
https://avvocato360.it/news/2019/7/4/recupero-crediti-stragiudiziale-cose-e-come-funziona