Recupero crediti: come funziona

Come funziona il recupero crediti?
Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo precisare che il recupero crediti può essere di tipo giudiziale e di tipo stragiudiziale. Nel primo caso c’è un giudice che impone al debitore di saldare la fattura. Invece, in quello stragiudiziale si cerca di convincere il cliente insolvente a pagare spontaneamente.
Di solito, si fa prima un tentativo di recupero stragiudiziale.

 

Il recupero crediti stragiudiziale: come funziona?

Noi di Credit Pmi facciamo così. Ricevuto un mandato da un’azienda creditrice, prima gli assegniamo un credit specialist, che seguirà l’intero processo di recupero del credito. Dopodiché, si procede con la normalizzazione degli indirizzi; è il controllo della correttezza dei recapiti del debitore.

A questo punto inizia la fase di riscossione vera e propria. Si comincia inviando la prima lettera monitoria, con cui si chiede al cliente inadempiente di regolarizzare la propria situazione. Se non si ottiene risposta, si passa alla fase due, che consiste nella phone collection. Se anche dopo la telefonata non si ottiene quanto desiderato si spedisce una seconda lettera monitoria. Ma nel frattempo, se il cliente non è stato raggiunto dalle nostre comunicazioni, avviamo un servizio di rintraccio con dei sevizi investigativi.

La quarta fase (se ce n’è bisogno) è la visita a domicilio. Il consulente va a parlare di persona con il debitore per sollecitarlo ancora ad un pagamento spontaneo.

L’ultimo tentativo è la diffida legale, con cui si comunicano al cliente moroso le richieste del creditore. È l’ultima possibilità che gli si offre per evitare il tribunale. Deve essere inviata tramite pec o raccomandata con ricevuta di ritorno.

 

Come si svolge il procedimento giudiziale

Nel recupero crediti giudiziale è obbligatorio farsi seguire da un avvocato. Il creditore presenta al giudice la documentazione che prova l’inadempienza del cliente. Il giudice ordina al cliente di pagare. Il cliente ha due possibilità. Pagare (ha quaranta giorni di tempo) oppure opporsi, ad esempio dicendo che i lavori non sono stati fatti a regola d’arte o che la consegna è avvenuta in ritardo. In questo secondo caso il giudice deve approfondire la situazione.

Se il cliente non paga e non contesta, scatta il pignoramento. È un’esecuzione forzata che prevede il sequestro d’ufficio dei suoi beni per dare soddisfazione economica al creditore.

L’ordine di pagamento si chiama ingiunzione di pagamento. Deve essere consegnata da un pubblico ufficiale.

Il modo in cui funziona il recupero giudiziale in Italia non consente ad un’agenzia come la nostra di intervenire direttamente, però possiamo affiancarvi e fornirvi la nostra consulenza, anche legale.

 

Se queste tipologie di servizio vi possono interessare o se volete saperne di più, potete contattarci senza impegno.